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che gli creasse di nuovo, ma tôrrebbegli di quella selva
dove fossono, e porrebbegli in quell altro luogo: potreb-
be fare una tempesta in mare e nell aria: potrebbe sana-
re uno infermo, non súbito e sanza medicina (che ciò sa-
rebbe vero miracolo), ma con medicine appropriate, le
quali egli sa meglio che niuno medico che sia al mondo;
o una infermità che facesse venire egli (che l può fare),
togliendo via le cagioni per le quali fosse venuta la  nfer-
mitade, rimarrebbe l uomo sano, e parrebbe che l avesse
sanato. Con tutta la sua scienzia, e con tutta la sua po-
tenzia, della quale dice la Scrittura, che non è simile so-
pra la terra, non puote mutare il diavolo la volontà
dell uomo, sopra la quale, e sopra tutta la parte intellet-
Letteratura italiana Einaudi 274
Passavanti - Lo specchio di vera penitenza
tiva, non ha balía nè forza niuna, parlando propiamente.
Onde non può mettere nel quore un pensiero nè uno
desiderio che l uomo non voglia ricevere nè avere; e non
puote entrare nè adoperare dentro nel quore o nella
mente, se l uomo non gli apra l uscio col consentimento
della volontade: che se ciò potesse fare d entrarvi, o di
mettervi dentro quello ch egli volesse, considerando la
sua malizia, e la volontà ostinata al male, e la  nvidia
odiosa ch egli porta all uomo, niuno gli camperebbe di-
nanzi; e così si tôrrebbe la libertà dell albitrio all uomo,
e non arebbe signoria delle sue operazioni, e non gli si
imputerebbe nè  l merito nè  l peccato. E avvegna che
non possa adoperare dentro alla mente per diretto, per
indiretto puote assai di male operare; chè puote, e tutto
dì il fa, andare d intorno; e se non dentro dalla porta, al-
meno dentro dagli antiporti, che sono i sentimenti di
fuori e dentro, i quali egli puote trasmutare, alterare,
informare e figurare: e tutta la parte sensitiva dentro e di
fuori è suggetta alla scienza e alla forza sua, la quale, im-
mutata e alterata, ha a provocare e incitare la parte intel-
lettiva, cioè la volontà e la ragione. Le quali si muovono
negli uomini viziosi, i quali non sono per essercizio di
virtù usati di reggerle e di raffrenarle; si avventano isfre-
natamente a seguitare l appetito sensitivo: il quale com-
mosso dal diavolo, per ira, o per concupiscienza, o per
letizia, o per tristizia, o per paura, o per amore, o per so-
perchievoli stemperamenti d umori, o per rigogliosi mo-
vimenti di spiriti, o per disordinato riscaldamento de
membri, trae provocando fortemente la volontade, non
aiutata dalla ragione; la quale dalle passioni dell appeti-
to sensitivo è occupata e offuscata, intanto che non di-
scerne, giudicando, quello che la volontà debba ragione-
volmente volere. E in questo modo puote il diavolo
provocare, tentando e incitando la volontà dell uomo,
ma non di necessità inchinarla. E così s intende la Scrit-
tura, dove dice: Cum diabolus iam misisset in cor, ut tra-
Letteratura italiana Einaudi 275
Passavanti - Lo specchio di vera penitenza
deret eum Iudas, e quello che séguita; e in qualunche al-
tro luogo di ciò parlasse. Puote adunque il diavolo tra-
smutare la immaginazione e fantasia, o, dormendo, fa-
cendo sognare; o, vegghiando, facendo parere e
immaginare figure, impressioni, similitudini di cose pau-
rose, dilettevoli, terribili e noiose, o di cose vere o di co-
se che paiono vere. Onde puote fare parere alla persona,
o di sè medesimo o d altrui, che sieno quello che non so-
no e che non sieno quello che sono: come interviene a
farnetici e agli ebbri, e a coloro che per alcuna passione
d amore, o di paura, o d altro grave accidente, perturba-
ta la loro immaginativa, escono fuori della memoria e
perdono il conoscimento.
Onde si legge nelle cronache, che al tempo di papa
Leone, nelle terre di Roma furono due albergatrici, che
dando agli uomini certo cacio incantato, gli facevano di-
ventare somieri. E nella Vita de Santi Padri si legge, che
fu menata a un santo padre da parenti una fanciulla
ch era diventata una cavalla. E libri de poeti tutti son
pieni di cotali trasformazioni; come mostra il libro Me-
tamorfoseos d Ovidio, e quello d Apulegio Platonico
dell Asino dell oro. E tutte queste cose, come pruova
santo Agostino nel libro della Città di Dio, non furono
secondo verità ma così parevano, facendo il diavolo lu-
dificazione e fascinazione, cioè con inganno e con uno
abbagliamento così parere nella immaginazione e negli
occhi di coloro che ciò vedevano. Onde il santo padre
disse a parenti di quella fanciulla che gli era stata mena-
ta com una cavalla, che vedea egli una fanciulla, e non
cavalla. E fatta orazione, pregando Iddio che togliesse
dagli occhi loro quello inganno, partendosi dagli occhi
loro quella brutale figura della cavalla che il diavolo
v avea impressa, ricevettono la loro figliuola nella propia
figura; la quale non era però in sè mutata, ma così parea.
Non puote, adunque, il diavolo mutare una cosa in altra
sustanzialmente, trasformando le cose o di nuovo crean-
Letteratura italiana Einaudi 276
Passavanti - Lo specchio di vera penitenza
dole, ch è propia e sola virtù di Dio; avvegna che le pos-
sa fare parere. Potrebbesi fare una quistione:  Con ciò
sia cosa che  l diavolo, secondo ch è detto di sopra, sap-
pia e possa tanto, come non l aopera egli in male, e  l suo
sapere e  l suo potere, più ch egli non fa, avendo egli
sempre la mala volontà?  A ciò si risponde: che  l dia-
volo fa male assai, e troppo più ch altri non crede e non
sa, e all anime e a corpi; e nondimeno non ne fa tanto
quanto vorrebbe, imperò che Dio e gli Angioli santi il
raffrenano, e non lasciano fare tutto ciò che saprebbe,
potrebbe e vorrebbe, di male.
Della terza scienzia diabolica.
La terza scienzia diabolica si è quella per la quale gli
uomini vogliono sapere o potere certe cose che sa e puo-
te el diavolo; e vógliolle sapere e potere fare dal diavolo.
Dove è da sapere, che come il diavolo sempre desidera
la perdizione degli uomini, così ha trovate certe vie per
le quali finalmente gl induca a perdizione. E fuori delle
vie comuni a tutte le genti de vizi e de peccati, ha intro-
dotta nel mondo una via di perdizione, della quale molti
uomini sono vaghi, e con gran diletto v entrano, non
considerando il grande pericolo e la finale dannazione a
che ella mena. E questa è certa scienza e arte che  l dia-
volo ha insegnata e rivelata infino al cominciamento del
mondo, e spezialmente dopo il diluvio, ad alcuni uomini
malífici, a sapere certe cose occulte, e potere fare certe
cose impossibili agli uomini; come fu quello Zoroaster, e
Ermes Trimegisto, e più altri, i quali ne feciono scrittura [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]

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